La casa del faraone

Author: Lau / Labels:

A quanto pare stavolta tocca a me documentare un’altra avventura degli Amici di Merlino! Ok, cominciamo.
Era un giovedì sera e, terminato l’allenamento, mi avvio verso Pescia per raggiungere i due Matteo e Alfredo (stavolta siamo solo noi quattro). Una volta ritrovati c’è da decidere quale luogo esplorare e, dopo alcune considerazioni, optiamo per la villa del Faraone. Inizia l’avventura!
Saliamo sulla macchina di Matteo T. e ci dirigiamo verso questa casa abbandonata. Per non destare sospetti lasciamo la macchina a debita distanza dalla villa, nel parcheggio di un locale, e ci avviamo verso il luogo prescelto. Arrivati al confine della proprietà, ci addentriamo tra gli alberi e arbusti che imperversano questa zona del giardino e notiamo un piccolo edificio, una chiesa. Entriamo, un paio di foto a questa tana delle messe nere e si prosegue. Ecco che finalmente la villa si mostra a noi in tutta la sua imponenza. L’ingresso è aperto, varchiamo la soglia e, stanza dopo stanza, giriamo tutto il pianoterra, compresa la terrazza che si affaccia sul giardino. Vorremmo esplorare anche quella che penso fosse la cantina ma, come ci aveva avvertito Matteo, già stato in quella casa, quell’area era completamente allagata. Sarebbe servita una barca per inoltrarci! A questo punto saliamo le scale, dato che l’ascensore è ovviamente fuori uso. Ebbene sì, avete capito perfettamente, la villa è provvista di ascensore, fermo ormai da tempo, ma con le porte semi chiuse che ci consentono di notare dei vecchi giornali al suo interno. Sfortunatamente non ricordo bene, ma mi sembra risalissero agli anni ’80. Dopo questa scoperta ci accingiamo ad esplorare i due piani rimasti. In alcune zone della stanza non c’era affatto un buon odore, forse a causa dell’umido o… boh! C’è dare dire che in quella casa non ci sono solo mattonelle rotte, un po’ di calcinacci e porte e finestre già forzate, tutt’altro! In una camera, quella che credevo fosse una tenda si è rivelata essere probabilmente una specie di “alveare”. Non so proprio come descriverlo e quindi invito Matteo T. a mettere la fotografia! Ma questa non è l’unica stranezza all’interno della casa. In un’altra stanza infatti, sulla parete e sul pavimento, ci sono delle macchie viola, degli schizzi. Sangue??! Alla fine concludiamo che potrebbe non essere sangue, ma la cosa lascia comunque un alone di mistero.
Completata la visita della casa decidiamo di fare un giro per il giardino, e scopriamo che al di là di un cancello ci sono altri due edifici correlati alla casa. Di uno è crollato il tetto, l’altro sembra meno pericolante. Procediamo all’ispezione, che rivela un probabile uso di almeno uno dei due: a fianco di una porta troviamo infatti una piccola insegna con su scritto “ufficio”, come quelle che puoi in ospedali o uffici aziendali. Tuttavia anche qui troviamo un mistero. Esploriamo tutte le stanze del pianterreno (o quasi) e non ci sono scale che portano al piano di sopra, nemmeno da fuori. L’unica possibile entrata (per noi) sembra una piccola finestra, ma è troppo pericoloso e lasciamo perdere.
A questo punto non è rimasto davvero altro da vedere, e così si intraprende la strada del ritorno.

Se qualcuno vuole aggiungere note, foto, correzioni... Faccia pure! E’ passato parecchio tempo e ci sta abbia sbagliato/dimenticato qualcosa.

Alla prossima avventura!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere foto ma ancora non ho capito come... faccio la figura del bischero, ma presto rimedierò.

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